Diario di un viaggio nel gusto

Questo blog è il diario di un'avventura che inizia, la mia avventura, condotta per sentieri che non mi sono del tutto nuovi ma che attraverso il loro andare mi condurranno ad esplorare nuovi lidi.... il verde è il colore che predominerà la mia strada, il suo profumo ne sarà l'aroma allietante e suadente... un percorso gastronomico, il mio, di vita, di credo... una scelta, uno stile, il mio ritmo... ricette che trarranno dalla terra il proprio profilo, che dell'erba avranno la gentilezza e la delicata essenza, il sapore avranno della semplicità e dei sensi saranno stimolo e soddisfazione.... Un viaggio nella cucina... con la creatività e la curiosità che sempre portano lontano...

umorale

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trasparenze autunnali

domenica 25 ottobre 2009

CHEESE CAKE DI TOFU E LIMONE



Di nuovo domenica, ancora tempo di tenerezza, si perchè la domenica è finestre aperte sul panorama cittadino che improvvisamente sembra andare piano, lentamente, e circondarsi di un'atmosfera serena, capace di dare spazio e tempo alle persone.... La domenica è quiete, relax, possibilità di fermarsi, di passeggiare, di dedicarsi a se stessi... E' un'attesa che rende il suo svolgersi emozionante.

Io mi sveglio, osservo il puntino di mondo nel quale vivo, guardo il cielo che si distende su di me e mi prendo il tempo di una colazione pacata, magari ascolto della musica classica. Poi cucino!

Sforno il pane che mi durerà per la settimana (ben conservato in frigorifero, dentro contenitori ermetici), preparo un pranzo a base di verdure inusuali persino per me (!), barbabietola rossa, sedano rapa, patata dolce americana, arancione e farinosa, e poi preparo un dolce.

Poichè amo tanto l'Inghilterra, spesso mi dedico a quella delizia che si chiama genericamente "cheese cake".

Dell'Inghilterra amo praticamente tutto. I cieli cangianti con le nuvole che camminano, disegnando panorami onirici, le distese di erica e gli improvvisi squarci della terra che si protende verso l'oceano, precipitando in scogliere vertiginose, amo i prati ed i parchi, respiro e ristoro per uomini e scoiattoli, ed amo le architetture, il legno, i velluti. Adoro i pub e le loro atmosfere retrò, le loro luci soffuse, ...i dolci!

Così eccomi qua oggi a sperimentarmi in questa torta squisita che ho poi mangiato nel pomeriggio, accompagnandola con una tazza di orzo e gustandomi il tutto davanti alla versione anni quaranta di un film (ambientato proprio in Inghilterra) che, guarda il caso, mi piace moltissimo: "Orgoglio e pregiudizio"!

Per il cheese cake occorrono:

circa 250 g di biscotti secchi vegan (io utilizzo quelli di riso)
65 g di olio extra vergine di oliva delicato
40 g di mandorle tostate e tritate (oppure di farina di mandorle)
250 g di tofu bianco naturale
250 g di yagurt di soia naturale
due cucchiai di zucchero di canna integrale (oppure di fruttosio)
un cucchiaio di gelatificante naturale (tipo agar agar)
poco latte di soia
la scorza grattugiata di un limone non trattato

Procedete mettendo nel mixer i biscotti con l'olio e le mandorle tritate, frullate il tutto e dopo aver livellato il composto ottenuto all'interno di una toriera tonda a cerniera (che a me piace essere piuttosto piccolina perchè adoro le torte alte!), ponetelo in forno già preriscaldato a 180° per circa 12 minuti. Fate attenzione a che la base, cucendo, non scurisca troppo.

Una volta tolta la base dal forno, lasciatela raffreddare, senza sfornarla.

Intanto frullate nel mixer lavato il tofu con poco latte e lo zucchero, quindi aggiungete lo yoguer e mescolate la crema ottenuta. Sciogliete poi il gelatificante il poco latte di soia ed aggiungetelo alla crema di tofu.

Per finire, aromatizzate il tutto con la buccia grattugiata del limone, mescolate bene e versate il composto sulla base già tiepida.

La torta deve riposare nel frigorifero per almeno tre ore.

La decorazione con le fette sottili di limone è stata, devo riconoscerlo, un piccolo vezzo, visto che poi le ho tolte e non mangiate. Questo cheese cake ha infatti un sapore davvero delicato ed una consistenza perfetta data dalla morbidezza della farcia e dalla leggera croccantezza della base. Isomma una vera delizia per una domenica d'autunno.




sabato 17 ottobre 2009

CHEESE CAKE TOFU E CACAO

Questo mio viaggio iniza molto lontano, a pensarci bene nella mia infanzia quando alla domenica era di rito il pranzo in pompa magna. All'epoca era il mio papà a cucinare e già aprendo gli occhi mi accoglievano nel mattino gli odori del cibo che ribolliva lungamente. Purtroppo, a dispetto della bella atmosfera familiare, tanto rassicurante e condivisa, il mio papà (che pur bene sapeva cucinare) amava alternare in queste occasioni unicamente spezzatino di carne al sugo con relative tagliatelle a brodo di pollo e manzo con tortellini. A me il brodo piaceva tanto ma lo spezzatino decisamente no. Così l'odore della carne cotta nel pomodoro, la contaminazione olfattiva delle spuntature di maiale e delle salsicce che cuocevano insieme in un pentolone dal quale mi giungevano borbottii di lava rossa incandescente.... tutto questo mi riempiva di un senso di nausea diffusa!
Credo sia stato già allora che il mio orientamento gustativo sia stato dirottato verso le amate verdurine, delicate e tenere, vive!!

Dagli anni dell'infanzia la vita ha cambiato molte cose naturalmente e ormai da tanti anni sono io ad occuparmi dei banchetti mangerecci di famiglia, questi non avvengono frequentemente, in verità, e tanti di noi si sono dipersi per le loro strade ma, poichè riunirsi intorno ad una tavola imbamndita rende sempre felici e gai gli animi dei commensali, allora ad ogni occasione dò prova delle mie abilità di chef creando sformati, timballi, sufflè.... per lo più di verdure.

Non sono un'integralista ad ogni costo ma mangiare sano con gusto è possibile e semplice e allora spazio alla fantasia, che in cucina del resto non guasta mai!

Questo dolce è una coccola domenicale immancabile e deliziosa....

per realizzarlo occorrono:

500 g tofu, 50 g di cacao amaro, 180 g zucchero di canna o fruttosio, 125 ml latte di soia, 120 farina integrale, 120 farina di mandorle, 20 g zucchero di canna, burro di soia, mandorle in scaglie per decorare.

Iniziamo facendo la base del cheese cake. Mettiamo in una ciotola la farina integrale, la farina di mandorle, i 20 g di zucchero ed il burro di soia, poi impastiamo bene con le mani fino ad ottenere una pasta della consistenza di un frolla morbida. Stendiamo questa base sul fondo imburrato e infarinato di una tortiera rotonda col bordo apribile e procediamo con la farcia. Mettiamo molto semplicemente tutti gli ingradienti nel mixer e frulliamo per ricavare una crema piuttosto densa da versare sopra alla base.

Questa torta ha una cottura piuttosto lenta ma il risultato è buonissimo. La dobbiamo porre in forno a 160°/170° per un'oretta e mezza circa e comunque controllarne di tanto in tanto la cottura. In pratica il risultato deve essere rassodato e compatto.

Una volta cotta la possiamo decorare con le mandorle a scaglie e far riposare in frigo fino al momento di servire.

Accompagnata con una tazza di orzo è l'ideale per una merenda autunnale e per una coccola di fine settimana.

N.B. - Nella mia versione non ho decorato con le scaglie di mandorle ma nella ricetta originale (letta tempo fa su una rivista di cucina) c'erano... a voi la scelta!

Buon appetito.



lunedì 12 ottobre 2009

DUE, TRE... QUATTRO CHIACCHIERE!

Torno dalla spesa con i miei sacchetti di carta. Mi sento quasi euforica perchè gli ingredienti che ho acquistato sono odorosi, colorati e sembrano non pesare niente.
Spinaci, broccoli, zucchine... un trionfo di verde, di foglie... di prato. Penso all'impiego che farò di ognuno di loro, a come cucinerò il cavolo cappuccio, all'olio d'oliva con il quale mitigherò l'amaro risveglio gustativo del radicchio... penso ma in realtà li inseguo i miei pensieri... Continuano a sfuggirmi; il miglio si confonde con il grano, le erbette con l'insalata.
Il benessere mi sembra contagioso e mi si infonde attraverso la percezione tattile delle tenere consistenze, attraverso il vedere che cattura lo sguardo tra le nervature delle foglie e sulle radici coriacee... Corrono i miei pensieri per liberarsi dei vincoli nei quali suo malgrado li rinchiude la mente, corrono per sentire la brezza che ha carezzato la verdura, per ritrovare in quella il sole... Nutrirsi è una carezza personale, dono di vita se rivolto ad altri.
Cucinare è espressione, forma cui ognuno può dare aspetto.
Grandi cuochi e sapienti appassionati si misurano col gusto, con la complessità di una preparazione che miscela consistenze, temperature, aspetto visivo, sapore, profumi... così dai miei spinaci non di rado è nato un dolce.
Verde può essere un sapore.
Torno dalla spesa con i miei sacchetti di carta, con il sentore euforico di una magia che stà per accadere, con la certezza che nutrimento sarà delizia ma anche salute e benessere.
Torno con un tesoro tra le mani... e stò per fare magie!