Memorie di viaggio:
A Pasquetta mi ha svegliata un vociare allegro proveniente dalla strada, schiamazzi di bambini e squillanti toni di donne che animavano l'aria del mattino di una inaspettata allegria. Il sole filtrava attraverso le serrandine abbassate, troppo vecchie e consumate per poter serrare completamente fuori la luce del giorno ormai pieno.
Dalla terrazza ho visto le bancarelle del mercato distendersi proprio lungo la via di casa e poi diramarsi in ogni direzione, riempiendo il paese intero di frastuono, colori, movimento e del profumo delle salsicce arrostite che, finalmente, con le vetrate aperte, giungeva in alto, fino all'ultimo piano della palazzina, fino a me!
Che meraviglia: la fiera del 25 aprile!
Sono scesa ed ho pellegrinato a lungo tra i viali colmi di mercanzie, in quel rumoroso andirivieni della gente, tra le bancarelle con le loro mercanzie belle esposte per farsi ammirare e per essere acquistate... Ogni sorta di oggetto, abito e cianfrusaglia mi si è mostrato in quella magnifica luce che disegnavano i miei stesso occhi, per quel sorprendente angolo di mondo improvvisamente così vivo...
E come in un mercato che prendesse vita dai miei sogni, ecco spuntare ortaggi, tuberi, frutti e poi brigidine e canditi e tutto un mondo da mangiare! Meraviglia!
A Carrara le materie prime sono di vera qualità. La verdura è del contadino, le fragole del bosco, la carne dell'allevatore locale che pascola le greggi in alta montagna, tra le erbe spontanee che fungono poi anche da insaporitori in cuttura. Il pesce è pescato poco al largo, lungo la stessa costa, la pasticceria è tipica ed ha una forte personalità fatta di creme sopraffini, di utilizzo del riso, di una sfoglia particolarmente golosa... Qui si mangia bene!!
Di mille e una ricetta sono stata ispirata e subito mi sono messa all'opera!!
Zuppa di pesce
Per due persone occorrono: 1 branzino sfilettato, 1 triglia sfilettata, una manciata di gamberi puliti, una cipolla, una costola di sedano, prezzemolo, 200 g di passata di pomodoro, circa due cucchiai di parmigiano grattugiato, un uovo, pane casereccio, olio evo, sale e pepe di mulinello.
In una pentola fate soffriggere in olio evo la cipolla con il sedano ed il prezzemolo, quindi, prima che bruniscano, unire i filetti di triglia ed eventualmente qualche avanzo di branzino, fate insaporire per cinque minuti dopo aver salato e pepato. Aggiungete ora la passata di pomodoro e, dopo poco, circa 3 bicchieri di acqua fredda. Fate cuocere a lungo, fin quando il liquido non si sarà sufficientemente ristretto (dipende dai vostri gusti).
Passate la zuppa al passaverdura (oppure frullate e filtratela con un colino abbastanza sottile).
Rimettete la zuppa filtrata nella pentola e portatela lentamente a bollore, quindi unitevi i filetti di branzino ed i gamberi. Fate cuocere il pesce per pochi minuti, poi scolatelo e distribuitelo nelle fondine da portata.
Tagliate le fette di pane in quadratini piuttosto piccoli, metteteli su una teglia da forno e cospargeteli con olio e sale, fateli dorare in forno affinchè diventino croccanti.
In ultimo sbattete in una ciotola il parmigiano con l'uovo, versatevi la zuppa caldissima e girate subito energicamente per non far stracciare l'uovo.
Per servire versatene alcune mescolate sopra al pesce nelle fondine, decorate con i crostini di pane e con del prezzemolo.
Completate con un giro di olio evo ed una spruzzata di pepe.