Diario di un viaggio nel gusto

Questo blog è il diario di un'avventura che inizia, la mia avventura, condotta per sentieri che non mi sono del tutto nuovi ma che attraverso il loro andare mi condurranno ad esplorare nuovi lidi.... il verde è il colore che predominerà la mia strada, il suo profumo ne sarà l'aroma allietante e suadente... un percorso gastronomico, il mio, di vita, di credo... una scelta, uno stile, il mio ritmo... ricette che trarranno dalla terra il proprio profilo, che dell'erba avranno la gentilezza e la delicata essenza, il sapore avranno della semplicità e dei sensi saranno stimolo e soddisfazione.... Un viaggio nella cucina... con la creatività e la curiosità che sempre portano lontano...

umorale

umorale
trasparenze autunnali

domenica 20 novembre 2011

PAVE' AU CHOCOLAT

Un confort food di sicuro effetto. Un dolcino rapido da preparare (anche se deve restare in figorifero per qualche ora!), gustosissimo, dal sapore delicato ma intenso di cioccolata e dalla consistenza vellutata, morbida, cremosa...
Ideale anche per le festività che ci corrono incontro a passo sempre più spedito (!), per accogliere amici e parenti in dolcezza e convivialità.
 Pavè au chocolat
Per otto porzioni circa occorrono: 300 g di cioccolato extra fondente, 80 g di burro (possibilmente chiarificato), 3 tuorli di uova freschissime, 50 g di zucchero a velo, 350 ml di panna fresca.
Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato ed il burro insieme. A parte montate i tuorli con lo zucchero a velo, fino ad ottenere un bel composto cremoso e chiaro. Lasciate raffreddare un poco il composto di cioccolato quindi unitelo a quello di uova. Amalgamate bene. Infini montate la panna abbastanza ferma ed unitela a sua volta. Mescolate accuratamente dal basso verso l'alto affinchè non si smonti.
Foderate otto stampini con della pellicola trasparente, versatevi il composto a cucchiaiate e poteli in frigorifero a rassodare per quattro, cinque ore (anche dopo tre ore sono ottimi, ma più raffreddano più assumono una consistenza corposa).
Servite i pavè rovescinadoli su piattini singoli di portata, eliminando la pellicola e solverizzandoli con dello zucchero a velo. Volendo, potete decorarli con un ciuffo di panna montata o servirli con una salsina alla frutta o di crema semiliquida. io li ho preferiti in semplicità e purezza!!
Buon appetito!!

domenica 13 novembre 2011

CLAFOUTIS DI PERE

Pensate ad una domenica pomeriggio di metà novembre, il buio arriva presto, il freddo, benchè non sia ancora pungente, inizia a farsi sentire. Pensate al tepore di casa, al profumo solito e conosciuto della cucina, alla voce dei vostri cari, alle loro risate. Osservateli mentre si muovono e idealmente sentite il cuore riempirsi di amore, di gioia, di senso di appartenenza. 
Una buona fetta di torta è l'ideale. Immaginate di prendere un'alzatina in porcellana bianca, di coprirla con un tovagliolo di pizzo candido; posateci sopra il vostro dolce ed affettatelo. In tavola il tè è ancora caldo, fumante, odoroso di frutti e foglie e pensate di radunare la famiglia intorno a quella tavola. Una fetta ciascuno, una forchettina ciascuno. Assaporate... e sarete in estasi!!
 Clafoutis di pere
Per la pasta sablèe: 250 g di farina, 200 g di burro tagliato a pezzetti ed un poco ammorbidito, 100 g di zucchero a velo setacciato, 2 tuorli, un pizzico di sale.
Versate la farina sul piano da lavoro e formate la fontana. Ponetevi all'interno lo zucchero, il burro e il sale, quindi inzizate ad impastare tra loro questi ultimi. Aggiungete i tuorli e continuate ad impastare incorporando lentamente la farina. Quando l'impasto sarà omogeneo, continuate a lavorarlo per altri tre, quattro minuti, allontanandolo da voi con il palmo della mano e lavorando con movimenti del polso. Infine, avvolgete la pasta nella pellicola da cucina e mettetela in frigo fino al momento di utilizzarla.
Per la farcia: 3 pere mature, il succo di un limone, circa 700 ml di sciroppo di zucchero*, 120 ml di latte, 120 ml di panna frasca, un baccello di vaniglia, 175 g di zucchero, più altro per spolverizzare, 4 uova, 20 g di farina.
*per lo sciroppo di zucchero procedete ponendo in una casseruola 350 ml di acqua con 700 g di zucchero e lasciate cuocere a fuoco moderato fin quando il composto non inizierà a bollire, lasciate sulla fiamma ancora per pochi minuti poi spengete (lo sciroppo di zucchero può essere utilizzato in diverse preparazioni, per renderlo denso occorre semplicemente farlo sobollire più a lungo).
Sbucciate le pere, lasciando soltanto ad una un "colletto" di buccia, lasciate quest'ultima intera, quindi tagliatele le altre a metà, privatele del torsolo e mettetele tutte a cuocere nello sciroppo di zucchero. Fate sobollire adagio per almeno trenta minuti (devono diventare morbide). Una volta cotte, lasciatele raffreddare nello sciroppo.
In una pentola scaldate il latte, la panna, il baccello di vaniglia e 2 terzi dello zucchero, nel frattempo, a parte, sbattete le uova con lo zucchero rimanente, aggiungendo poi gradatamente la farina setacciata. Continuate a mescolare, poi, appena raggiunge il bollore, amalgamatevi il composto di latte. Fate raffreddare, mescolando di tanto in tanto.
Stendete la pasta in una teglia da crostata, bucherellatela e ponetela nuovamente in frigorifero per al meno 20 minuti, quindi cuocetela in forno caldo a 190°, da prima rivestita di carta da forno e fagioli secchi (per evitare che gonfi in cottura), poi, dopo circa 15 minuti, togliendo i pesi e la carta. Completate la cottura in forno per altri cinque minuti circa.
Scolate le pere e tamponatele, poi tagliatele a fettine sottili una parte ed a cubetti le rimanenti. Lasciate intera la parte della pera su cui è rimasto il colletto di buccia. Adagiate quest'ultimo pezzo al centro della tortiera con intorno le pere a cubetti e sopra di questi le fette a raggiera.
Eliminate la vaniglia dal composto di uova e latte e versatelo sopra alle pere. Infornate per una mezz'oretta a 180°. Sfornate la torta e lasciatela raffreddare per almeno 20 minuti prima di servirla.
Cospargete il clafoutis di zucchero eportatelo in tavola possibilmente tiepido.

domenica 6 novembre 2011

EMPANADAS DI POLLO E FORMAGGIO

Su Roma, come sul resto d'Italia, è arrivato il temporale. Dal cielo carico di pioggia arriva una luce grigia, ombrosa, malinconica che avvolge il panorama, dall'alto alla terra, facendone scomparire i dettagli. E' come un dipinto sfocato quel che vedo dalla finestra, un insieme di strade bagnate, di ombre, di ombrelli... La sera è vicina.
Nulla di meglio per mettersi ai fornelli, le maniche arrotolate, i capelli raccolti ed un servizio da portare a termine.
Nella mia cucina i fornelli sono proprio accanto alla finestra che affaccia sulla strada principale. La visuale spazia molto, arrivando a guardare i "castelli romani" ma in lontananza... La pioggia sta rigando i vetri ed il suo frastuono si diffonde rapidamente nell'aria arrivando fino a me... sono felice di essere tra le mie stoviglie, nel calore del forno acceso, una tazza di tè sul piano di lavoro, da sorseggiare lentamente mentre affetto e impasto e mescolo e cuocio.... 
Vi consiglio caldamente queste empanadas, sono squisite. Se amate i sapori un poco speziati, se viaggiate con la mente assaporando gusti diversi, se amate i sapori con forte personalità, non potete assolutamente non provarli! 

Empanadas di pollo e formaggio
Per la frolla: 250 g di farina, 125 g burro tagliato a pezzettini, un uovo, un cucchiaio di zucchero, mezzo cucchiaino di sale, 40 ml di acqua fredda.
Versate la farina a fontana sul piano di lavoro, al centro mettete il burro appena ammorbidito, l'uovo, lo zucchero e il sale. Mescolate con la punta delle dita incorporando gradatamente la farina e l'acqua. Impastate il tutto allontanandolo da voi con il palmo della mano a lavorando con movimenti del polso finchè non sarà ben liscio. A questo punto formate una palla, avvolgetela nella pellicola da cucina e ponete a riposare in frigo fino al momento dell'uso.
Per il ripieno: 350 g di petto di pollo macinato, 3 scalogni grandi finemente tritati, due spicchi d'aglio finemente tritati, 3 pomodori piccadilly maturi, spellati e privati dei semi, tagliati a pezzetti, cumino in polvere (io ho usato i semi pestati al mortaio, origano secco, paprica forte q.b., 1 bicchiere d'acqua (o meglio di brodo di pollo), 100 g provolone dolce, 50 g formaggio philadelphia, 2 albumi, sale, pepe di mulinello, olio evo e prezzemolo fresco.
Iniziate facendo rosolare la carne tritata il olio evo, quindi scaldate in una padella dell'olio e fatevi appassire gli scalogni. Aggiungete a questi l'aglio e i pomodori, quindi fateli stufare per una ventina di minuti a fiamma medio-basso. Aggiungete la carne, il cumino, l'origano, la paprica, l'acqua, sale e pepe, quindi lasciate cuocere a fiamma bassa per almeno trenta minuti. Tenete poi il ripieno in frigo, fino al momento di servire.
Per completare le empanadas: Stendete la pasta frolla ad uno spessore di circa due millimetri, quindi, con un coppapasta, ritagliate una ventina di dischetti.
Ponete al centro di ciascun dischetto un cucchiaino di ripieno, qualche pezzetto di provolone, un fiocco di philaphia, quindi spennellate il bordo della pasta con l'albume d'uovo e chiudetela sulla farcia premendo tra indice e pollice, sigillando bene (potete anche ripiegare i bordi su se stessi, creando un intreccio).
Spennellate la superficie delle empanadas con l'albume d'uovo, quindi trasferitele su una teglia e cuocete in forno già caldo a 180° per circa quindici minuti.
Lasciatele intiepidire e servitele su un vassoio decorate a piacere con del prezzemolo fritto.