Diario di un viaggio nel gusto

Questo blog è il diario di un'avventura che inizia, la mia avventura, condotta per sentieri che non mi sono del tutto nuovi ma che attraverso il loro andare mi condurranno ad esplorare nuovi lidi.... il verde è il colore che predominerà la mia strada, il suo profumo ne sarà l'aroma allietante e suadente... un percorso gastronomico, il mio, di vita, di credo... una scelta, uno stile, il mio ritmo... ricette che trarranno dalla terra il proprio profilo, che dell'erba avranno la gentilezza e la delicata essenza, il sapore avranno della semplicità e dei sensi saranno stimolo e soddisfazione.... Un viaggio nella cucina... con la creatività e la curiosità che sempre portano lontano...

umorale

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trasparenze autunnali

lunedì 29 marzo 2010

CHEESE CAKE SALATO MELANZANE E PAPRICA

Una volta al mese le mie amiche ed io ci riuniamo a casa mia per una "cena del club", il nostro club, ossia ciò che noi scherzosamente chiamiamo così. E' un rito che si ripete da anni, che continua ad essere un appuntamento immancabile, che, come null'altro, ci fa sentire unite, vicine, complici, partecipi le une della vita delle altre. Una serata di chiacchiere, di allegria (e qualche volta di condivisioni tristi, chè di problemini grandi o piccoli chi non ne incontra mai?!), di tempo da dedicarsi, con le famiglie che restano a casa, con la musica in sottofondo ed i profumi del cibo che ci inebriano (insieme ai fumi del poco vino, quasi tutte astemie per la verità!).... La mia giornata in queste occasioni ha inizio presto ed è dedicata interamente alla cucina. Preparo piatti speciali, gustosi, conviviali, piatti che allietino la compagnia diffondendo il buon umore. Curo la tavola nei dettagli ed organizzo la casa con decori, fiori, colori che siano di richiamo al tema scelto. Un tema differente, uno al mese.
Questa sera abbiamo celebrato l'arrivo della primavera e con quella abbiamo anticipato di un poco la Pasqua.
Ho servito questa cheese cake salata come antipasto (ma potrebbe costituire comodamente il piatto forte di una cena), accompagnandola a tartellette saporitissime a base di ricotta e pomodorini. Una ricetta un poco lunga nella preparazione ma il cui risultato è notevole e meritevole del tempo impiegato. Molto molto buona e "coreografica"! L'utilizzo del formaggio anche nella base la rende deliziosa.
Per la base occorrono: 175 g di farina 00, 75 g di burro chiarificato, mezzo cucchiaino di paprica dolce, mezzo cucchiaino di semi di senape pestati e passati al colino a maglie fitte, 55 g di lerdammer, 1 tuorlo, 2 cucchiai di acqua fredda, sale e pepe.
Ho amalgamato il burro morbido e la farina fino a ridurli in briciole, ho poi unito la paprica e la senape, il lerdammer grattugiato, sale e pepe. Ho mescolato bene il tutto quindi ho aggiunto il tuorlo e l'acqua fredda. Ho lavorato ottenendo un impasto morbido, liscio ed omogeneo. Ho formato una palla, l'ho avvolta in pellicola da cucina ed ho lasciato riposare in frigorifero per circa un'ora. Una volta tolta dal frigo, l'ho stesa su una teglia rotonda in silicone, appena unta di olio, l'ho rivestita di carta da forno ed ho riempito di fagioli secchi (per evitare che in cottura gonfiasse). Infine l'ho fatta cuocere in forno caldo a 180° per circa 10 minuti. Tolti i legumi e la carta, ho messo nuovamente la base in forno ed ho lasciato cuocere per altri dieci minuti, quindi ho lasciato raffreddare prima di farcire.

Per i pomodorini: 500 g di pomodorini ciliegia maturi, 1 spicchio d'aglio tritato finissimo, 1 cucchiaio di timo secco, olio evo, sale e pepe.

Ho scaldato il forno a 160°, ho tagliato i pomodorini a metà e li ho posizionati su una teglia da forno con la parte tagliata rivolta verso l'alto, quindi ho condito con un olio aromatizzato con l'aglio, il timo, il sale e il pepe. Li ho fatti cuocere in forno per circa un'ora e mezza, controllando spesso che non divenissero troppo scuri.

Per la farcia di melanzane: 2 melanzane lunghe, 1 spicchio d'aglio, paprica, timo secco, 3 uova, 100 g di ricotta fresca, sale, pepe ed olio evo.

Ho bucherellato le melanzane e le ho fatte cuocere in forno per circa 45 minuti a 180°. A fine cottura le ho tagliate a metà e le ho svuotate utilizzando un cucchiaino. Ho messo nel robot la polpa di melanzane, l'aglio, la paprica, il timo, le uova (prima sbattute un poco) e 100 g di ricotta, quindi ho frullato fino ad ottenere un composto omogeneo.

La composizione: Ho versato nella base precotta il composto di melanzane ed ho cotto per circa 25 minuti in forno caldo a 180°. A cottura ultimata ho decorato con i pomodorini. Ho condito con un filo d'olio evo ed ho servito tiepido.

Con questa ricetta partecipo al contest di "dolci a gogo".... Grazie Imma.

giovedì 25 marzo 2010

DOLCETTI ALLE MANDORLE CON CREMA AL BURRO E CACAO

Questi dolcetti nascono da una sperimentazione culinaria, dal tentativo cioè di fare i macaron, la passione della pasticcieria francese. Un tentativo per la verità presto svanito davanti ad un impasto dalla consistenza troppo liquida che male si sposava al concetto di "utilizzare una tasca da pasticciere per realizzare tante piccole cupolette da porre poi in forno". Probabilmente l'idea di "inventare" una ricetta dolce, seguendo unicamente il naso e l'intuizione, non è stata delle migliori ma, poichè il risultato sono stati questi dolcetti squisiti che di più non si poteva proprio (!), continuo a rimanere convinta della necessità di aver voglia di creare tra i fornelli, di metterci del proprio, di inventare e sperimentare come presupposto imprescindibile del mestiere che si racchiude a fatica in una sola parola: chef!

Per una quindicina di dolcetti ho utilizzato: 130 g di zucchero semolato, acqua q.b., 2 albumi, 130 g di zucchero a velo, 250 g di mandorle in polvere, 50 g di farina di nocciole, 130 g di zucchero a velo vanigliato, 80 g di burro chiarificato, 10 g di cacao in polvere.
Ho realizzato inizialmente uno sciroppo facendo sobollire a bagnomaria lo zucchero semolato con tanta acqua q.b. a coprirlo appena. Quindi l'ho tolto dal fuoco ed ho lasciato raffreddare. Nel frattempo ho montato a neve molto ferma gli albuni e li ho quindi uniti allo sciroppo, amalgamando bene il tutto. Ho aggiunto poi un composto di farina di nocciole, mandorle in polvere e zucchero a velo (tutti setacciati con cura). L'impasto ottenuto è risultato lucido e liscio. Ho versato questo composto in stampini di silicone circolari, piuttosto piccolini (adatti alla cottura di biscotti in forma o di minuscoli sformatini, il loro diametro è di circa cm) ed ho fatto cuocere in forno già caldo a 160° per almeno 20 minuti (comunque fino a doratura leggera). In ultimo ho preparato la crema al burro lavorando con le fruste elettriche il burro tagliato a pezzetti con lo zucchero a velo vanigliato. Ho diviso il composto in due metà e ne ho ulteriormente lavorato una con l'aggiunta del cacao amaro.
Una volta sfornati i dolcetti li ho farciti e ricomposti a due a due (proprio come per i macaron o per i baci di dama).
Ne ho farcito una parte con la crema al cacao ed una con quella al burro, questi ultimi li ho spolverizzati con ulteriore zucchero a velo.
Macaron o no, il risultato mi ha sorpreso... tanto era buono!

sabato 20 marzo 2010

QUICHE CON VERDURE AL BASILICO E TIMO

La primavera si fa sentire. E' nell'aria appena tiepida del mattino e nell'imbrunire reso rosato dai riverberi insistenti del sole. La privera si affaccia nei banchi del mercato, che espongono nuove verdure, asparagi ed agretti, profumo di basilico... La primavera entra nei nostri piatti, beandoci di sapori freschi che preludono al viaggio dei nostri sensi, ormai sempre più prossimi alla bella stagione.
Questa quiche nasce così, dal desiderio di sapori primaverili e dall'idea di associare il colore della nuova stagione al profumo dei suoi prodotti. una quiche delicata ma insieme decisa nel sapore, ricca di gusto e soprattutto di un intenso odore di basilico e timo...

Per circa sei persone occorrono: per la pasta sfoglia 250 g di farina, 175 g di burro chiarificato, un pizzico di sale, eventualmente dei fagioli secchi per la cottura in bianco. Per il ripieno: 400 g di ricotta di mucca, 2 zucchine, 1 peperone piccolo, 3 tuorli d'uovo, circa 20 g di burro chiarificato, 250 ml di panna fresca, poco sale, basilico e timo freschi.

Per una pasta sfoglia rapida, dividete il burro in fiocchetti e lavoratelo insieme a poca farina. Formate quindi con la farina una fontana sulla spianatoia, aggiungete un pizzico di sale, 1 dl d'acqua e circa un terzo del burro. lavorate il tutto con delicatezza fin quando diventa molto morbido. Mettete in frigo per quindici minuti quindi procedete ripiegando l'impasto steso su se stesso (come per il procedimento classico) aggiungendo di volta in volta una parte di burro tra le pieghe e poi stendendo nuovamente col mattarello. Tra un "giro" e l'altro fate riposare comunque la pasta in frigorifero. Prima di utilizzarla lasciatela invece per mezz'ora. Rivestite una placca da forno rettangolare con la pasta sfoglia preparata, copritela con della carta forno e su questa con i fagioli secchi o con gli appositi pesi (per evitare che si gonfi in cottura, quindi infornatela a 180° per circa dieci minuti.

Nel frattempo preparate la farcia della quiche. Mondate le zucchine ed il peperone e tagliateli a fiammiferi sottili, quindi saltateli brevemente in una padella con poco burro. Salate leggermente e aggiungete qualche fogliolina di timo.

Lavate ora il basilico e tritatelo grossolanamente, quindi setacciate in una ciotola la ricotta. A parte amalgamate con una frusta i tuorli e la panna, salate e mescolate bene. Riunite la ricotta al composto di tuorli, aggiungete le verdure cotte, il basilico e foglioline di timo e mescolate. Versate il tutto nella base di pasta sfoglia precotta, liberata dei fagioli secchi e della carta da forno.

Infornate nuovamente la quiche a 180° e lasciatela cuocere per circa trenta minuti (se occorre coprendola dopo un pò con carta alluminio per evitare che la pasta si scurisca troppo ed il ripieno rimanga liquido).

Sfornate e decorate a piacere (io ho utilizzato una parte di zucchine saltate che avevo lasciato da parte).

Servite tiepida.

mercoledì 17 marzo 2010

MUFFINS PROTEICI AL PROFUMO DI ARANCIA E CANNELLA

Desiderio di dolcezza ma anche di qualcosa di salutare che possa appagare il gusto e dare soddisfazione alla voglia di leggerezza. Questi muffins rappresentano la ricetta ideale.
Nelle mie abitudini personali il cibo, oltre ad essere una passione ed un dilcetto, costituisce un punto focale di attenzione in quanto espressione del mio modo di essere prima ancora che delle mie preferenze gustative. Apparentemente semplice ma in fondo complessa, creativa, attenta alle sfumature e piena di entusiasmo (traducibile in sapori!), ricercatrice della perfezione (la mia perfezione!), dell'equilibrio intriso di vivacità e di brio...
Questa ricetta mi riflette! Un ottimo connubio tra gusto e nutrimento, ideale per una prima colazione bilanciata e rapida o per un attimo da dedicarsi con calma...
Sono profumatissimi e morbidi, colmano la bocca di sapore ad ogni morso e lasciano il senso della sazietà a lungo perchè davvero nutrienti.
L'uso delle proteine per arricchirne il valore alimentare è un'idea non casuale ma questa parentesi sarebbe davvero tanto lunga. Per chi sa di cosa parlo, sappiate che sono muffins equilibrati secondo il regime alimentare "zona" (che vuol dire, per i meno esperti, con macronutrienti in perfetto equilibrio nutritivo. Proteine, carboidrati e grassi nelle giuste quantità).

Per 8 muffins occorrono: 125 g di farina integrale, 85 g di proteine in polvere (si acquistano in farmacia oppure nei negozi specializzati in integratori alimentari e sportivi), 1 cucchiaio di lievito in polvere, 2 cucchiaini di cannella in polvere, 4 uova intere, 200 g di composta di mela senza zucchero (tipo la Yo biologica, oppure la Melinda Mousse), 5 cucchiai di olio di semi (io ho utilizzato olio di semi di sesamo), 40 g di fruttosio,, un baccello di vaniglia, 1 cucchiaio di buccia d'arancia grattugiata, mezza tazzina di caffè nero, amaro e circa un cucchiaio di scorzette di arancia candita (facoltativo).

Iniziate riscaldando il forno a 180° ed ungendo con poco olio gli otto stampini da muffins che userete. Paasate quindi al setaccio e poi mescolate la farina, le proteine, il lievito e la cannella, quindi, in un frullatore, addizionate le uova con la composta di mele, l'olio di semi, il fruttosio, il caffè, l'estratto della bacca di vaniglia tagliato a metà e raschiato dal baccello, la scorza dell'arancia grattugiata.
Mescolate ora gli ingredienti umidi a quelli secchi precedentemente preparati, fin quando non raggiungerà una consistenza piuttosto uniforme (non troppo a lungo). Riempite le formine con il composto, cospargete con l'arancia candita e cuocete in forno per circa 25 minuti (potete verificare la cottura con il classico stecchino che deve restare asciutto dopo essere stato inserito in un muffin). Sfornate e fate raffreddare. Volendo, potete cospargerli di zucchero a velo. In frigorifero, in un contenitore ermetico, si conservano fino ad una settimana.

sabato 13 marzo 2010

CRESPELLE CON ASPARAGI E CREMA AL GORGONZOLA


Sono stata al mercato, al mattino presto, con il vociare ancora soffuso che accennava ad aumentare e l'affaccendarsi movimentatissimo di chi si apprestava ad iniziare la sua giornata di lavoro... I banchi erano incredibilmente ricolmi di mercanzie meravigliose, di frutti succosi e di verdure colorate, un annuncio di primavera che per la verità stonava un pò con il freddo tuttattorno.

Cambiano gli scenari ed i colori ma resta la meraviglia di acquistare immaginando di ritrovarsi poi in cucina, di avere "materie" da trasformare, odori di cui riempirsi e sapori da gustare... Fare la spesa al mercato è un viaggio, che mi conduce ogni volta nel fantastico mondo dei sapori... che mi induce a scegliere e a presagire ciò che sarà... cosa diventerà quella zucchina, cosa colorerà di arancio una carota, a cosa abbinerò il rosso acre del ravanello...

Oggi ho acquistato asparagi, i primi della stagione, mi ha detto il nonnino da cui li ho presi!

Per quattro persone occorrono: 120 g di farina semintegrale (io ho utilizzato farina integrale), 2 uova intere, 350 ml di latte (per me latte di soia), un pizzico di noce moscata, 200 g di patate, circa venti asparagi, 100 g di gorgonzola, 1 spicchio d'aglio, 1 mazzetto di erba cipollina, menta fresca, salvia fresca, prezzemolo, timo, olio evo e sale.

Iniziate facendo le crespelle. Mescolate prima le uova con un pizzico di sale e con la noce moscata, quindi unite la farina e per ultimo il latte; mescolate fino ad ottenere una pastella omogenea. Fatela riposare per un'oretta coperta.
Nel frattempo pulite e lessate gli asparagi per circa 5 minuti, non devono divenire troppo morbidi. Quindi lessate le patate già sbucciate.
Frullate circa otto asparagi con il gorgonzola e le patate, fino a ricavare una crema spalmabile, aggiustate di sale (nel caso in cui la crema fosse troppo densa potete ammorbidirla con un goccino di acqua della cottura degli asparagi). Procedete ora alla cottura delle crespelle in un padellino di circa 22 cm di diametro, appena unto di olio. Dovrete dosare l'impasto con un mestolino cercando di regolarvi al fine di ottenere 8 crespelle.
Farcitele ora con la crema al gorgonzola, disponete poi al centro di ciascuna tre asparagi e arrotolatele legandole poi con uno stelo di erba cipollina.
Ponete le crespelle su una teglia che passerete poi in forno già caldo a 180° per circa dieci minuti. Una volta cotte bagnatele con un olio aromatizzato, ottenuto tritando finemente menta, salvia, prezzemolo, timo ed aglio e facendoli dorare appena per un paio di minuti in un padellino con 4 cucchiai di olio evo.

Servite caldi e buon appetito.

E ora un grazie specialissimo a Max di "il blog di Max" per questo premio che mi riempie di gioia!

domenica 7 marzo 2010

TORTA SPEZIATA ALLA ZUCCA CON GLASSA AL MASCARPONE

Marzo ha riportato con se le fredde sfumature dell'inverno che già pensavamo lontane, un pò di grigiore, attesa e desiderio di caldo. Marzo ha spolverato ancora una volta la carezzevole dolcezza di una coccola culinaria pronta a raddolcire le lunghe ore di un pomeriggio domenicale (ma anche di un dopocena o di una colazione!).
La mia irresistibile passione per la zucca torna anche qui, tra gli strati profumatissimi di questa torta di cui oltre ad arricchire il gusto ne tinge gradevolmente di cromature arancio la soffice consistenza.
Una torta particolare, di ispirazione inglese.
Per dodici, quattordici porzioni occorrono: 250 g di farina, 1 cucchiaino di lievito in polvere, mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio, 1 pizzico di sale, 1 cucchiaino di zenzero in polvere, 1 cucchiaino di cannella in polvere, mezzo cucchiaino di noce moscata grattugiata, 1 uovo grande (o due piccoli), 30 g di burro, 150 ml di miele di acacia, 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata, 150 g di zucca cotta e schiacciata, 250 g di fiocchi d'avena, 60 ml di latte.
Per la crema al rum occorrono: 250 ml di latte, 3 tuorli, 120 g di zucchero, la scorza di mezzo limone, 1 cucchiaio di rum.
Per la glassa occorrono: 150 g di mascarpone morbido, 250 g di zucchero a velo, 1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata, 3 cucchiai di succo di limone.

Preriscaldate il forno a 180° ed imburrate una tortiera che poi rivestirete di carta da forno. Mescolate quindi la farina setacciata con il lievito, il bicarbonato, lo zenzero, la cannella e la noce moscata. A parte montate a crema il burro con il miele e la scorza di limone, quindi unite a questo composto l'uovo. Aggiungete la zucca, i fiocchi d'avena ed il composto a base di farina che dovete alternare con il latte per poter amalgamare bene il tutto.
Versate l'impasto nella tortiera e ponetela in forno per circa 45 minuti. Sfornatela e dopo dieci minuti mettetela a raffreddare su una gratella.
Nel frattempo preparate la crema. Sbattete i tuorli in una casseuola con 120 g di zucchero, quindi aggiungete la scorza del limone grattugiata, poi, mescolando continuamente, unite il latte ed il rum. Ponete la casseruola sul fuoco a bagnomaria e fate addensare continuando a mescolare. Togliete dal fuoco e fate raffreddare.
Tagliate ora la torta in due dischi e farcite con la crema al rum, quindi ricomponetela.
Per la glassa, montate a crema il mascarpone con lo zucchero ed aggiungete la scorza ed il succo del limone, fino ad ottenere un composto liscio e spalmabile. Glassate con questo la superficie ed i bordi della torta.
Nella mia versione ho realizzato due torte di diametro differente (utilizzando una volta e mezza le dosi qui date) e le ho poi composte in più strati. La crema tra uno strato e l'altro arricchisce ulteriormente di morbidezza questa torta già tanto profumata.

Ed ora un graditissimo premio (che potete vedere nella colonna accanto) ricevuto contemporaneamente da Ale di "Timo e Maggiorana" e da Cristina di "Magic in the kitchen". Giro questo fiore a dodici amici, come da regolamento:

giovedì 4 marzo 2010

TORTINI DI ZUCCA AL ROSMARINO CON SALSA DI TOPINAMBUR E FUNGHI

La sinestesia in cucina è una componente vivida. Il colore di un cibo rimanda ad un odore, un profumo più semplicemente conduce ad immaginare un sapore, ad averlo già sulla lingua, a colmarsene il palato, gustandone addirittura le sfumature.

L'arancio ha su di me richiami emotivi, ricordi sensoriali che tornano, è evocazione di momenti vissuti ma anche di atmosfere, del freddo invernale che si riscalda attraverso l'esperienza gustativa. L'arancione è un colore ma è anche materia, è emozione contemplativa ed è "rustica raffinatezza" perchè del cibo raccoglie l'idea della dolcezza che si trasforma e plasma in sapore divino.
Questi sformatini sono un pò tutto questo. Dolci prelibatezze che dell'inverno conservano soltanto l'idea del ristoro serenificatore, il calore che rende beati quando fuori imperversano il freddo, la pioggia, il vento... La zucca prelude così alla primavera che lentamente si avvicina, ancora sopita e nascosta, ancora in attesa di rinascere... ancora una volta. Il topinambur ne completa l'equilibrio con note delicate, inusuali, cremose. Un insieme di gusto, da provare!
Per 4 sformatini occorrono: 500 g di zucca, 300 di topinambur, 120 g di ricotta, 3 albumi, 30 g di parmigiano grattugiato, circa 20 g di funghi secchi, 1 spicchio d'aglio, 1 rametto di rosmarino, 1 bicchiere circa di latte, la buccia grattugiata di mezzo limone, sale, pepe, olio evo (questa ricetta è tratta e reinterpretata da un numero datato della rivista "cucina Naturale").

Iniziate tagliando a dadini la zucca e stufandola in una padella nella quale avrete precedentemente soffritto in poco olio l'aglio ed il rosmarino finemente tritati al coltello. Salate, pepate e lasciate cuocere per circa 20 minuti a fiamma media.

Nel frattempo lessate una parte del topinambur, fino a che non siano piuttosto morbidi, quindi sbucciateli e passateli nel cutter (o nel frullatore) con poco sale, i funghi già ammollati in acqua fredda e con tanto latte quanto basta per ottenere una consistenza cremosa, appena tendente al liquido. Tenete la salsa il caldo (oppure riscaldatela prima di servire).

Cotta la zucca frullatela insieme alla ricotta ed alla scorza del limone, quindi aggingete delicatamente gli albumi che avrete prima sbattuti con un pizzico di sale ed il parmigiano grattugiato. Versate il composto di zucca in 4 stampini a sfera (o come preferite) un poco unti e ponete in forno già caldo a 190° per 30 minuti.

Prima di servire gli sformatini, pulire e tagliare sottilmente i topinambur rimasti, quindi friggeteli in abbondante olio (come fossero sfoglie di patatine).

Componete il piatto mettendo sul fondo la salsa a specchio, sopra gli sformatini con un rametto di rosmarino e completando con il topinambur fritto e ancora caldo.