Torno dalla spesa con i miei sacchetti di carta. Mi sento quasi euforica perchè gli ingredienti che ho acquistato sono odorosi, colorati e sembrano non pesare niente.
Spinaci, broccoli, zucchine... un trionfo di verde, di foglie... di prato. Penso all'impiego che farò di ognuno di loro, a come cucinerò il cavolo cappuccio, all'olio d'oliva con il quale mitigherò l'amaro risveglio gustativo del radicchio... penso ma in realtà li inseguo i miei pensieri... Continuano a sfuggirmi; il miglio si confonde con il grano, le erbette con l'insalata.
Il benessere mi sembra contagioso e mi si infonde attraverso la percezione tattile delle tenere consistenze, attraverso il vedere che cattura lo sguardo tra le nervature delle foglie e sulle radici coriacee... Corrono i miei pensieri per liberarsi dei vincoli nei quali suo malgrado li rinchiude la mente, corrono per sentire la brezza che ha carezzato la verdura, per ritrovare in quella il sole... Nutrirsi è una carezza personale, dono di vita se rivolto ad altri.
Cucinare è espressione, forma cui ognuno può dare aspetto.
Grandi cuochi e sapienti appassionati si misurano col gusto, con la complessità di una preparazione che miscela consistenze, temperature, aspetto visivo, sapore, profumi... così dai miei spinaci non di rado è nato un dolce.
Verde può essere un sapore.
Torno dalla spesa con i miei sacchetti di carta, con il sentore euforico di una magia che stà per accadere, con la certezza che nutrimento sarà delizia ma anche salute e benessere.
Torno con un tesoro tra le mani... e stò per fare magie!
Nessun commento:
Posta un commento