Diario di un viaggio nel gusto

Questo blog è il diario di un'avventura che inizia, la mia avventura, condotta per sentieri che non mi sono del tutto nuovi ma che attraverso il loro andare mi condurranno ad esplorare nuovi lidi.... il verde è il colore che predominerà la mia strada, il suo profumo ne sarà l'aroma allietante e suadente... un percorso gastronomico, il mio, di vita, di credo... una scelta, uno stile, il mio ritmo... ricette che trarranno dalla terra il proprio profilo, che dell'erba avranno la gentilezza e la delicata essenza, il sapore avranno della semplicità e dei sensi saranno stimolo e soddisfazione.... Un viaggio nella cucina... con la creatività e la curiosità che sempre portano lontano...

umorale

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trasparenze autunnali

mercoledì 4 novembre 2009

TRONCHETTO DI CASTAGNE E NOCCIOLE


Pieno rigoglio d'autunno, rivoli di pioggia e raffreddore, quale occasione migliore per un invito a cena, tra amici, si intende!

Alle otto e trenta tutti a casa mia, cena di stagione, odori, sapori, colori...

L'autunno di possibilità culinarie ne ha tante, sperimentazioni gustative e atmosfera di convivialità che sembra di potersi stringere ed abbracciare nella condivisione del pasto che diventa anche occasione per scambiarsi calore e poesia, la poesia che è nelle cose tutte, se impariamo a guardarle!

Sette persone riunite intorno alla mia tavola... tavaglia fresca di bucato, calici di vino ad accogliere nel tepore domestico gli ospiti, uno stuzzichino di sfoglia riena di prugne secche, noci e taleggio, e musica classica in sottofondo.

Flauti, violini... un'orchestra di suoni a sottendere le chiacchiere che sono seguite e poi i sapori, nel loro susseguirsi.

Amo riunire frequentemente gli amici per una cena il cui preludio, la preparazione, mi allieta con i miei stessi gesti, con la calibratura e l'organizzazione di ogni dettaglio, con l'idea stessa della gioia che porterà poi lo stare insieme.

E quando la serata ha inizio, rilassarsi è una gradevole delizia.

Menù autunnale, dunque.

Trofiette condite con zucchine, funghi misti di bosco ed un pesto delicato ad aggregare i diversi sapori e a stemperare un poco la corposa essenza dei funghi.

Fagottini di pesce misto (deliziosi) a base di rana pescatrice, gamberi, cozze e vongole con un intingolo di pomodorini, scalogno, olive e capperi ed un condimento a base di timo.

Cavoetti di Bruxelles ripassati con una granella di nocciole.

Insalata verde di valeriana per pulire il palato dai tanti sapori.
E per finire il dolce, un tronchetto di castagne e nocciole, assolutamente memorabile!

Per realizzare questo fantastico dolce autunnale occorrono:

180 g di cioccolata fondente

40 g di farina integrale (oppure di avena)

160 g di fruttosio

5 uova

300 g di purè di castagne al naturale (si può comprare in barattolo oppure fare lessando le castagne in acqua e poi passandole dopo averle sbucciate, senza nessuna aggiunta)

1,5 dl di panna fresca

1 limone

100 g di marrons glaces spezzettati

50 g di zucchero a velo

burro di soia per imburrare (oppure di burro chiarificato)

un pizzico di sale

e ancora: 1 albume

180 g di mascarpone (ahimè!)

1 cucchiaino di amido di mais

70 g di crema di nocciole

Gli ingredienti sono tanti ma la realizzazione è piuttosto semplice. Si tratta dell'unione di più ricette che ho letto qua e là su riviste tematiche e che io ho provveduto a modificare un pò!

Per iniziare occorre sciogliere il cioccolato a bagnomaria con tre cucchiai di acqua. Nel frattempo si montano i tuorli con lo zucchero e a questi si aggiungono poi il cioccolato fuso, e la farina. Si mescola bene il tutto e si lascia riposare mentre, con un pizzichino di sale si montano a neve le cinque chiare. Una volta montate si uniscono all'impasto di cioccolato, delicatamente, dal basso verso l'alto, quindi si inforna a 180° per circa 15 minuti, il una teglia rettangolare coperta con carta forno imburrata (lo spessore del'impasto deve essere di circa due centimetri).

Tolto dal forno, l'impasto si copre con un foglio di carta da forno ed un canovaccio e si lascia completamente raffreddare.

A questo punto si procede con la preparazione della farcia montando leggermente 1,5 dl di panna con un cucchiaino di succo di limone, la si incorpora alla purea di castagne e si aggiunge lo zucchero a velo.

Tolto ora il canovaccio, occorre capovolgere la pasta facendo in modo che si posi sulla carta da forno pulita, quindi si toglie quella usata in cottura e si provvede a spalmare interamente di crema di castagne (lasciando un paio di centimetri puliti ai bordi). I pezzetti di marrons glaces possono essere distribuiti quà e là sulla farcia prima di arrotolarla con l'aiuto della stessa carta da forno.

Ben avvolto nella carta (io ho aggiunto anche della carta alluminio intorno), il tronchetto ottenuto si pone in frigorifero per almeno un'ora (meglio se più a lungo).

Per la copertura si monta a neve fermissima l'albume rimasto con un pizzico di sale e si aggiunge al mascarpone già montato con le fruste elettriche insieme all'amido di mais e addizionato con la crema di nocciole. Occorre amalgamare molto bene l'albume al resto del composto.

Terminata questa operazione non resta che spalmare lungo il tronchetto la crema di nocciole realizzata e poi passarla delicatamente con i rebbi di una forchetta per decorarlo sumulandone la corteccia di un vero tronco.

Naturalmente si può decorare a piacere. Va tenuto in frigorifero fino al momento di servirlo.




Con il mio tronchetto (che ha riscosso un enorme successo, premiando ampiamente i miei sforzi!), abbiamo mangiato una specie di torrone di cioccolato e nocciole portato da una delle mie ospiti (che mi ha detto essere tipico delle "sue parti" in questo periodo, credo lei sia campana) mentre non c'era più posto per della marmellata di marroni, dono di un'altra ospite (alla cui fattura in realtà avevo contribuito un pò anche io!) e a sua volta squisita.
Finito il vino bianco (ho servito del buon Gewurztraminer) e quello rosso (portato da uno degli amici) e finito il pane bianco che io stessa avevo preparato per la serata, tutto si è dissolto in chiacchiere e caffè, piacevoli, rilassanti chiacchiere di amici che hanno condiviso la convivialità della tavola e la dolcezza di una piovosa serata d'autunno.

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