Storia di un pick-nick.

Dopo la costa, con il suo tripudio di insenature, i paesini arroccati, affacciati sull'acqua cristallina e l'eleganza dei porticcioli turistici, dopo le giornate di sole e spiaggia, di bagni, ombrelloni e creme, dopo i pranzi frugali al bar dello stabilimento... dopo tutto... ecco un bel pick-nick.

Oggi il cielo, in realtà, si tingeva a tratti di nuvole cangianti che, muovendosi col loro ritmo di lumaca, sospinte da una brezza soffice, giungevano per poi passare oltre, lasciando di sè vaghi rimasugli di ovatta...
Gli insetti ronzavano in ogni dove e finivano sempre per posarsi sulla corolla colorata di un fiore oppure tra gli steli ed i fili dell'erba, affaccendandosi al fianco delle operose formiche, in una convivenza di invidiabile riuscita.

L'azzurro apparentemente immobile, un poco rugoso, il suo spumeggiare accennato e poi, ancora oltre il suo profilo, era il cielo.
Una invisibile linea era posata a dividere l'uno dall'altra ma con delicatezza, tanto che al mio sguardo sembrava potesse trattarsi più di una linea di giuntura che non invece di separazione... Era stupendo.
Per onorare tanta naturale magnificenza, io ho preparato, tra l'altro, questo sformatino dal sapore delicatissimo, dall'aroma intenso e dal gusto squisito.
La ricetta è nata dal ricercare sul web una torta salata che fosse "trasportabile" e che si adattasse bene all'idea del prato. Ho trovato qualcosa quà e là e naturalmente ne ho tratto spunto, facendone tesoro! In particolare ho trovato splendida una ricetta del sito: lospicchiodaglio.it.


In una teglia imburrata, non troppo grande, ho realzzato uno strato di patate leggermente salate, poi uno di fromaggi, quindi uno di erbe, ho continuato ad alternare gli strati fino a terminare gli ingredienti (l'ultimo strato deve essere di formaggio ed erbe). Infine ho irrorato con il latte, ho coperto la teglia con carta alluminio ed ho posto in forno caldo a 200° per un'oretta.
Per completare la cottura ho poi scoperto e fatto cuocere per altri dieci minuti.
Per completare la cottura ho poi scoperto e fatto cuocere per altri dieci minuti.
Io ho servito lo sformato naturalmente freddo ma tiepido o caldo è altrettanto (se non più!) buono.