L'avvicinarsi del Natale porta con sè, nella mia vita, un trepidante desiderio di operosità. Forse perchè la scuola si trasforma in un luogo magico o, viceversa, perchè le mie percezioni, fin dall'infanzia, si acuiscono, ritrovando la meraviglia nei gesti, nelle idee, nelle azioni, nell'aria persino.
Così ogni giorno cela e poi svela il suo potenziale creativo, lasciandomi respirare la dolce sensazione del vivere nell'attesa di un tempo, vicino, nel quale il cuore sarà ripagato dalla condivisione più profonda. Con largo anticipo, negli anni passati, mi sono dedicata con impegno alla preparazione dei giorni di festa, perdendo probabilmente il volto più religioso del Natale, per viverne invece il risvolto umano, non consumistico, ma assolutamente serenificatore.
Ho realizzato nel tempo Presepi di ogni fattura, in pasta di sale, materiali plasmabili, cartoncini... e poi mi sono sempre dedicata ad una grande produzione di dolcetti e biscotti da gustare negli incontri pomeridiani con le amiche, una tazza di tè fumante alla mano e molte chiacchiere (e sogni!) tra le labbra!
Così ogni giorno cela e poi svela il suo potenziale creativo, lasciandomi respirare la dolce sensazione del vivere nell'attesa di un tempo, vicino, nel quale il cuore sarà ripagato dalla condivisione più profonda. Con largo anticipo, negli anni passati, mi sono dedicata con impegno alla preparazione dei giorni di festa, perdendo probabilmente il volto più religioso del Natale, per viverne invece il risvolto umano, non consumistico, ma assolutamente serenificatore.
Ho realizzato nel tempo Presepi di ogni fattura, in pasta di sale, materiali plasmabili, cartoncini... e poi mi sono sempre dedicata ad una grande produzione di dolcetti e biscotti da gustare negli incontri pomeridiani con le amiche, una tazza di tè fumante alla mano e molte chiacchiere (e sogni!) tra le labbra!
In questo stato di grazia emotiva ho vissuto mille volte il sogno di un Natale imbiancato dalla neve, di un cottege perduto tra i monti, ad un passo dal cielo stellato, sentendomi avvolta nel silenzio della notte e dal tepore rassicurante del fuoco nel camino.
Ancora sognante, ho dato poi mano al mio "estro" culinario, producendo, di volta in volta, portate succulente, importanti, nel cui sapore tornare a trovare l'atmosfera del banchetto adornato di nastri, lucine, porporina.
...Oggi ho creato questo secondo piatto "di festa"! Festa per i sensi, certamente, perchè il suo profumo si è diffuso nella mia casa, trasformando il panorama cittadino in un tripudio di natura, abeti, fiocchi candidi. Festa perchè il suo gusto pieno, colmo di sfumature, ha conquistato me ed i miei commensali, facendomi ascoltare all'unisono celestiali melodie e cori di angeli!
Per due porzioni abbondanti ho utilizzato: 400 g di girello di vitello in un solo pezzo, 100 g prosciutto cotto di Praga, 1 scalogno grande, 1 mela renetta, bacche di ginepro, chiodi di garofano, 1 stecca di cannella, 1 cucchiaio di miele liquido, mezzo bicchiere di vino bianco secco, 50 g di mirtilli freschi, salsa di soia e aceto balsamico di Modena q.b., olio evo e burro chiarificato. Ho tagliato il girello in fette spesse circa 1 cm e mezzo, ne ho avvolto i perimetri con larghe striscie di prosciutto cotto di Praga, quindi ho legato la circonferenza con dello spago da cucina.
In una padella capiente, ho lasciato appassire lo scalogno, ridotto in rondelle sottili, in olio e burro chiarificato (circa una noce), quindi vi ho fatto cauterizzare i medaglioni di carne da ambo le parti (a fiamma vivace e per pochi minuti). Li ho tolti dalla padella e li ho poi trasferiti in una pirofila da forno, in attesa.
Nel fondo di cottura ho invece aggiunto la mela renetta tagliata a spicchi spessi, qualche bacca di ginepro, alcuni chiodi di garofano, la stecca di cannella, il mieie ed il vino. Ho fatto cuocere l'intingolo a fuoco basso fin quando non si è ritirato di circa la metà, quindi ho aggiunto anche i mirtilli, ben lavati, un goccio di salsa di soia e poco aceto balsamico (per smorzare la dolcezza del piatto). Ho mescolato e fatto cuocere brevemente, fin quando il tutto non si è addensato un poco.
Ho aggiustato di sale e pepe la carne e vi ho versato sopra la salsa, infine ho fatto cuocere i medaglioni nel forno già caldo a 180° per una ventina di minuti, coprendo la pirofila con della carta alluminio.
Soltanto per completare la cottura ho scoperto la carne lasciandola però nel forno per un paio di minuti.
Soltanto per completare la cottura ho scoperto la carne lasciandola però nel forno per un paio di minuti.
Ho servito ben caldo con un contorno di pisellini cotti in un fondo di olio, burro e scalogno e baglati con lo stesso vino bianco utilizzato per il vitello.
Un ottimo abbinamento di sapori!
Con questa ricetta partecipo al contest di Stefania del meraviglioso blog:
Un piatto superlativo, molto invitante e aromatico!!! Segno la ricetta, complimenti, tesoro, un bacione
RispondiEliminaCiao carissima, questo piatto è uno spettacolo, buonissimi... bravissima Debora!!!
RispondiEliminaUna melodia i tuoi post, che fluenza di dolci parole e squisiti profumi ogni volta che ti leggo!
RispondiEliminaRicetta specialissima!
Buona notte cara
Dolcissima Debora, mi riconosco n sacco in questo tuo post, come "la dolce sensazione del vivere nell'attesa di un tempo, vicino, nel quale il cuore sarà ripagato dalla condivisione più profonda"!
RispondiEliminaE poi anche io divento molto laboriosa e credo nell'effetto "serenificatore" del Natale!
L'unica differenza rispetto a te, dettata forse dal fatto abito a Torino e sono a 2 passi dai monti, è che sono riuscita a vivere il tuo sogno... di un Natale imbiancato!
Complimenti per i tuoi splendidi medaglioni! Un abbraccio! Any
Con il Natale ho un rapporto molto conflittuale. Non è un periodo che amo particolarmente ma se riuscissi a dissociarlo da tanti aspetti allora di sicuro potrei godermelo di più, perchè in fondo la mio cuore comunque una piccola scintilla si accende. I tuoi medaglioni sono davvero speciali, un piatto da re sula tavola delle feste. Un abbraccio cara, buona giornata
RispondiEliminaun piatto elaborato ed importante, complimenti, ciao
RispondiEliminaBellissimo e saporito piatto col prosciutto affumicato poi!!gnam lo adoro bravissima cara
RispondiEliminaBuona giornata Anna
Raffinata come tutte le tue ricette Deborah....bravissima!!! un abbraccio :)
RispondiEliminaLeggo sempre con interesse i tuoi post..lo sai le tue descrizioni sono sempre poetiche, baci
RispondiEliminala ricetta è gustosissima ciao
Deborah, grazie!!! Un piatto magnifico!
RispondiEliminaEd in bocca al lupo :-)
è una ricetta molto originale che unisce all'aroma della carne quella della frutta e dei mirtilli, un abbianmento molto curioso ma bene pensato, complimenti
RispondiEliminache fortunati i tuoi ospiti! anche a me piace tanto l'atmosfera del Natale, chissà che tè deliziosi a casa tua :-D
RispondiEliminama questa ricetta è magnifica, bravissima come sempre!
Baci
Francesca
Cosa vedono i miei occhi!!!
RispondiEliminaEcco ciò che mi piace più di tutto!!!!
Mmmmh che ricettina da leccarsi i baffi, proprio un bel modo di trattare i medaglioni!
Sai che io il vitello lo utilizzo molto poco, opto quasi sempre per il manzo o il maiale, e faccio male perchè il girello è un taglio che mi piace molto!
I mirtilli rossi invece li uso molto anch'io con la carne..e quello per il miele è un amore viscerale!Ottima la bardatura con il Praga, è uno dei miei prosciutti preferiti (dopo il Ferrarini).
Mi piace, mi piace, mi piace!
Un bacione bella
PS sto aspettando ocn ansia il primo shopping natalizio di addobbi e quant'altro..
Che piatto invitante...anche io già penso cosa fare per Natale...raccolgo idee poi svilupperò, il tuo vitello è veramente ottimo, ciao e alla prox.
RispondiEliminaCiao, un piatto ricercato composto da ingredienti semplici ma giustamente abbinati! Un sapore dolce e fruttato! Una bella idea per i pranzi delle feste!
RispondiEliminabaci baci