Una cartolina dal Venezuela.
Con un poco di ritardo torno ai ricordi del mio viaggio in Venezuela, ricercando tra i sapori conosciuti in quella terra, di ritrovarmi per intensi, brevi attimi sulle sue spiagge bianche illuminate dal sole fratello e benevolo. Cerco di ritrovarne l'azzurro dell'oceano, un mare in continuo movimento, nel quale si rifletteva un cielo cangiante a sua volta, ora preludio di temporali memorabili, ora terso e vigoroso.
Ho amato tutto del Venezuela, per quell'ispirazione emotiva che mi ha suscitato in ogni aspetto, persino nel conoscerne le contraddizioni politiche e sociali più accentuate.
Spirito di cambiamento ad aleggiare tra le strade cittadine variopinte di colori e povertà, forza d'animo, impegno culturale, rinnovamento. Giornate spensierate, trascorse tra bagni di sole e pranzi. Memorie incantevoli.
Il cibo in Venezuela è piuttosto differente dalle nostre abitudini. Frutti e verdure tropicali hanno sapori ed aspetto sconosciuti; la carne, fortemente speziata, ha un gusto intenso, il mais predomina le tavole in ogni sua forma.
Questa ricetta in particolare riguarda un frutto delizioso, nell'aspetto molto simile alle banane ma di tutt'altri sapore e consistenza.
Il platano, commestibile soltanto previa cottura, viene servito per lo più come contorno, oppure come parte dolce della prima colazione. Io ne ho mangiato particolarmente ogni mattino, proprio in questa salsa dolcissima, accompagnato da succhi di frutti molto particolari (dai nomi impronunciabili!) e da frittelline di farina di mais.
Sapori insoliti e squisiti che sono stata davvero felice di conoscere.
In Italia non è semplice reperire il frutto del platano fresco ma almeno a Roma è posibile trovarlo nei punti vendita della catena Panorama, per il resto gli ingredienti sono pochi e semplici. L'aceto balsamico di Modena è certamente un ottimo sostituto del vino dolce utilizzato nella terra di origine di questa ricetta. provatela. Ha un gusto insolito, dolce e molto buono.Per due porzioni occorrono: un platano ben maturo, 1 grande noce di burro chiarificato, cinque cucchiai colmi di zucchero di canna grezzo, aceto balsamico di Modena q.b.
Sbucciate il platano incidendone la buccia in senso verticale (fate attenzione però! Il frutto è piuttosto legnoso e non si sbuccia proprio facilmente), quindi affettatelo in rondelle oblique dello spessore di circa mezzo centimetro.
Nel frattempo fate sciogliere il burro in una padella, quindi unite lo zucchero e fate cuocere a fiamma bassa mescolando di frequente. Quando lo zucchero sarà quasi completamente sciolto in un caramello di colore ambrato e fluido aggiungete le fette di platano e mescolate bene.
Cuocete ancora per pochi minuti, quindi unite l'aceto in una quantità sufficiente a bagnare completamente il frutto contenuto nella padella. Lasciate andare su fiamma sempre bassa per una decina di minuti e comunque fin quando il platano non risulterà molto morbido ed avvolto da uno strato di salsa non troppo densa.
Spegnate e servite come contorno ad un piatto di riso bianco e carne speziata oppure per la prima colazione con succo di frutta e pancakes.
Ho vissuto emozioni caraibiche, anche se non venezuelane...
RispondiEliminaIl platano l'ho assaggiato solo fritto, questa ricetta mi piace perchè versatile, l'accostamento al riso m'ispira molto!
Baci
p.s che bell'immagine, mi fa sognare...
Sai che si possono usare le banane molto verdi con lo stesso risultato? In India si chiamano plantain ma sono praticamente banane, stessa famiglia, stesso genus, solo piu' grandi e lunghe, si lo so che il gusto e' diverso, ma mica tanto, una volta cotti non saresti in grado di sentire la differenza, soprattutto se cucinati in un curry speziato. Ciao.
RispondiEliminaanche a me ricordano i caraibi! fritti con il riso bianco, che buoni!!! ma dolci non li ho mai assaggiati, chissà che gusto ;-P
RispondiEliminagrazie per essere passata e per i complimenti, abbiamo gli stessi gusti!
baci
Francesca
Dev'essere buonissimo mai assaggiato, mette acquolina in bocca, baci e alla prox.
RispondiEliminaChe bel racconto Deborah e chissà che buon sapore!! Un bacione
RispondiEliminaCiao cara!! Io lo vedo spesso al supermercato ma non l'ho mai comprato perchè non sapevo come cucinarlo!! La tua ricetta è davvero strepitosa!! la prossima volta lo compro!! Bacioni.
RispondiEliminaMai assaggiato!! Ma mi sembra molto buono!!
RispondiEliminaCiao e buona serata!
Mai assaggiato ma a te, alla mia cuoca preferita, credo che sono buonissimi:))
RispondiEliminaUn bacione
Ciao tesoro, anche se non l'ho mai assaggiato, il suo aspetto è delizioso e invitante, non rimane che provarlo!!! Grazie, un abbraccio
RispondiEliminaCiao! Ben tornata! Che bello conoscere luoghi, usanze e costumi! Viaggiare è splendido arricchisce l'anima e ti fa apprezzare a volte quello che hai lasciato! So già che sarà difficile reperire il platano qui in Liguria, ma chissà con un po' di fortuna semmai un giorno lo troverò, saprò come utilizzarlo! Grazie di condividere con noi le tue esperienze!! Spiaggia Paradisiaca!
RispondiEliminaCiao,non conoscevo questo piatto,deve essere invitante come la spiaggia in foto..SPLENDIDA!!
RispondiEliminaun bacio Anna
una ricetta che sa di ricordi.. e che ricordi.. ottimo modo di scroprire un piatto!! un acio
RispondiEliminaIo di solito il platano lo taglio a fettine e lo friggo, poi aggiungo poco poco sale e lo mangio quando è ancora caldo. Così lo trovo delizioso, ma non ho mai pensato di cucinarlo in altro modo. Terrò a mente la tua ricetta :)
RispondiEliminaIl platano mi incuriosice moltissimo, la mia amica venezualana lo fa anche fritto in padella con aglio. Ma la versione dolce mi intriga ancora di più!! Bacioni..ah dimenticavo la mia amica trova i platani nei negozi di alimentari etnici
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